Modica, la città di Argo

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Difficile non pensare

di

Salvatore Tedesco

Difficile non pensare alle splendide pagine di Fumaroli sulle immagini dei libri d’eleganza barocchi, scorgendo nelle invenzioni figurative di Nosrat, il risultato di quella umanistica gara di emulazione tra l’immaginazione verbale e sonora dello scrittore e quella grafica del fotografo, qui più che mai sensibile nel ritornare più volte in modi diversi, sotto una luce diversa sullo stesso soggetto, nell’operare sulle pagine stesse delle stampe fotografiche a rintracciare tattilmente la sigla nascosta di uno sguardo che infine si fa esso stesso vero tema dell’immagine, direi maturato  nella concentrazione del racconto.

Copyright © Nosrat Panahi Nejad " Modica città d'Argo", 1993

Nascono così come tavole diverse di questa mediazione fotografica, tanto quelle riprese che sembrano voler semplicemente illustrare i luoghi di Bufalino quanto le altre, in cui la luce, il percorso dello sguardo sembra inciso a forza nella compattezza delle architetture, o di venir fuori con la forma, così inattesa di un geroglifico del sole quanto ancora, quelle stampe in cui le forme naturali, una collina, i rami di un grande albero, un paesaggio cittadino, assumono una consistenza quasi diafana, quasi a riflettere la concentrazione di quella luce e di quello sguardo. Proprio a queste immagini fanno contrappunto, e sono rare, ma a mio avviso fra le più suggestive, quelle in cui la densità della pietra, la connessione degli elementi dell’architettura, sembra non lasciare alcuno spazio alla stessa invenzione, e tornare a chiudere lo sguardo nella ruvidità del gesto e del tratto.

Copyright © Nosrat Panahi Nejad© Nosrat Panahi Nejad "Modica città d'Argo"

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© Nosrat Panahi Nejad “Modica città d’Argo”