L’enigma del sorriso la vita biologica di un’immagine
di
Nosrat Panahi Nejad
© Nosrat Panahi Nejad L’enigma del sorriso ” La vita biologica di un’immagine”, Lipari-San Vito 2016
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Il Ritratto d’uomo o Ritratto d’ignoto marinaio è un dipinto a olio su tavola (31×24,5 cm)
Non si conoscono le circostanze della commissione del dipinto né la sua collocazione originaria. Venne acquistato
dal barone Mandralisca sull’isola di Lipari, dove pare che fosse utilizzato come sportello per un mobile da farmacia.
La posa è di tre quarti, lo sfondo scuro e la rappresentazione essenziale derivano dai modelli fiamminghi,
in particolare Petrus Christus che forse Antonello conobbe direttamente in Italia. La gamma di colori usata
è limitata a poche sfumature di bianco e nero su cui risalta il volto dell’effigiato, dall’incarnato rossiccio.
Il sorriso enigmatico e lo sguardo rivolto allo spettatore sono tra i migliori esempi
dell’arguzia ritrattistica di Antonello, capace di dare ai suoi personaggi una forte carica psicologica.
La luce è radente e illumina il volto come se si affacciasse da una nicchia, facendo emergere
gradualmente i lineamenti. L’uso dei colori a olio permette poi un’acuta definizione della luce,
con morbidissimi passaggi tonali, che riescono a restituire la diversa consistenza dei materiali.
A differenza delle opere fiamminghe però Antonello utilizzò anche una
salda impostazione volumetrica della figura, con semplificazioni
dello stile “epidermico” dei fiamminghi, che gli permise di concentrarsi su altri aspetti,
quali il dato fisiognomico individuale e la componente psicologica.
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